È curioso osservare come le notizie clamorosamente più false talvolta si diffondano più rapidamente di quelle vere, scatenando vere e proprie ondate di disinformazione. L’ultima vittima di questo contorto meccanismo mediatico è stato il settore ascensoristico italiano, che secondo i media sarà a breve investito dall’introduzione di una sedicente “tassa sugli ascensori”.

Mani che aprono le porte di un ascensoreLe reazioni della rete e dei mezzi d’informazione sono state dure, e la notizia è circolata con grande insistenza nel corso delle ultime settimane, ma Essemmeti srl vuole schierarsi a favore della chiarezza e sottolineare che non vi è nulla di vero a riguardo.

Quella che in modo arbitrario e scorretto viene definita come “tassa” in realtà non lo è affatto, come peraltro precisa l’Associazione Nazionale Imprese di Costruzione e Manutenzione Ascensori (ANACAM) sul suo sito web.

Il punto di partenza è questo: il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta valutando la possibile introduzione di un regolamento (“Adeguamento della sicurezza degli ascensori conformi alle norme vigenti fino alla prima applicazione del decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1999, n. 162”) che andrebbe a modificare il D.P.R. 162/1999, ovvero la legge che regolamenta la sicurezza degli ascensori in Italia.

Gli ascensori installati prima del 30 aprile 1999, dal punto di vista del funzionamento, potrebbero risultare inadeguati rispetto agli standard odierni e il regolamento al vaglio da parte del MiSE è destinato a intervenire proprio su questa criticità, specificando che negli impianti elevatori meno recenti debba essere verificata la conformità a precisi requisiti di sicurezza: qualora emergessero delle discrepanze, allora occorrerà intervenire per colmare le lacune.

Decade quindi in modo automatico qualsiasi definizione citi a carico degli ascensori in Italia una “tassa” tout court poiché, se approvata, la novità proposta dal Ministero dello Sviluppo Economico riguarderebbe solamente gli impianti elevatori entrati in esercizio prima del 30/04/1999 e l’adeguamento sarebbe obbligatorio solo per gli ascensori rivelatisi non in regola.

Obiettivo di tale iniziativa è garantire anche agli impianti meno recenti un funzionamento secondo i più stringenti canoni di sicurezza (aspetto sul quale, fra l’altro, l’Europa ci bacchetta da anni), pertanto si tratterebbe di un investimento dai notevoli benefici pratici, e non di un ulteriore e inutile balzello a carico dei contribuenti, come molti mezzi di (dis)informazione hanno invece cercato di far credere.

Naturalmente occorrerà vedere se e quando il regolamento del MiSE entrerà in vigore, ma Essemmeti srl ribadisce che non vi sarà alcuna nuova tassa sugli ascensori. Per maggiori informazioni e per chiarimenti in materia si potrà contattare lo staff dell’azienda modenese allo 059 311355 oppure inviare un’e-mail a info@essemmeti.it.

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